La crescente consapevolezza ambientale ha spinto il settore del calcestruzzo ad adottare strumenti innovativi per misurare e comunicare la sostenibilità dei propri prodotti. Esamineremo i tre principali strumenti che consentono di valutare in modo oggettivo i parametri di sostenibilità del calcestruzzo, rendendo possibile la comunicazione e il confronto tra le diverse soluzioni presenti sul mercato.

Cam Edilizia: Indicazioni per un calcestruzzo sostenibile

I CAM (Criteri Ambientali Minimi) sono gli strumenti esecutivi del PAN-GPP, il Piano di azione nazionale per il “Green Public Procurement“. Obbligatori per le stazioni appaltanti secondo il D.Lgs. 50/2016, i CAM Edilizia indicano i requisiti specifici per il contenuto di materiale riciclato nel calcestruzzo. Il Decreto Ministeriale 11-10-2017, revisionato il 23-06-2022, stabilisce che almeno il 5% del peso del calcestruzzo deve derivare da materie riciclate, recuperate o da sottoprodotti. La conformità a tali criteri può essere dimostrata attraverso una dichiarazione ambientale di prodotto (EPD), la certificazione “ReMade in Italy®” o altre certificazioni di prodotto.

La Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD): trasparenza lungo il ciclo di vita

L’EPD è un documento che elenca gli impatti ambientali di un prodotto/servizio lungo il suo ciclo di vita (LCA). Fornisce informazioni dettagliate su consumi di risorse, produzione di rifiuti, effetto serra e altri indicatori.

L’EPD per il calcestruzzo preconfezionato, verificata da un organismo indipendente, è importante per rendere credibili le analisi ambientali.

EPDItaly, il Program Operator, seguendo le norme UNI EN 15804 e UNI EN ISO 14025, ha stabilito le regole (PCR) per garantire un approccio omogeneo e comune nello studio dell’ LCA del calcestruzzo.

Schema CSC: Certificazione della Sostenibilità del Calcestruzzo

Il Concrete Sustainability Council (CSC) è un’associazione internazionale che promuove e certifica il calcestruzzo come materiale da costruzione sostenibile. Il suo schema di certificazione, introdotto nel 2017, valuta la sostenibilità dei processi produttivi e di gestione del calcestruzzo. Con oltre 26 crediti suddivisi in cinque categorie tematiche – management, environmental, social, economic, chain of custody – il CSC Certificate classifica la sostenibilità del calcestruzzo, da bronze a platinum, in base ai punteggi ottenuti.

Un aspetto distintivo dello schema è la considerazione rilevante dell’indicatore “chain of custody“, che valuta la sostenibilità delle catene di fornitura di cemento e aggregati.

In Italia, Federbeton – in qualità di Regional System Operator – rappresenta il CSC e ha introdotto rigorose modalità di verifica per rendere il marchio CSC ancor più credibile sul mercato nazionale.

Questo adattamento, senza compromettere la struttura dello schema originale, mira a garantire un’applicazione omogenea e la comparabilità dei risultati.

In conclusione, questi strumenti offrono un quadro completo per misurare, comunicare e migliorare la sostenibilità nel settore del calcestruzzo, contribuendo ad un ambiente costruito più verde e responsabile.