L’imperativo a maturare una solida cultura della tutela personale riporta in calce la firma delle Nazioni Unite e di tutte quelle aziende e realtà professionali che, come Rosato Calcestruzzi, celebrano nella pratica quotidiana la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro.

Una ricorrenza che invita a focalizzare l’attenzione su due fatti certi: che al benessere della persona vadano accordati unanimemente un valore e un ruolo centrali nei processi di sviluppo di una comunità e, secondo, che un reale passo in avanti resti ancora da compiersi.

Introdotta nel 2003 dall’International Labour Organization (ILO), questa Giornata si pone l’obiettivo di sensibilizzare lavoratori, datori di lavoro e figure responsabili della sicurezza in azienda sulla necessità di cooperare efficacemente per diminuire il numero di decessi e di infortuni: eventi che continuano a colpire trasversalmente – seppur in misura e in modalità differenti – tutti i settori e i livelli del mondo professionale.

DENTRO LO SCENARIO ITALIANO: LA PARTE DELLE ISTITUZIONI

Restringendo il campo visivo al solo scenario italiano, è possibile notare come il volume delle denunce di infortunio sul lavoro, presentate ad Inail nel primo bimestre del 2023, abbia registrato un calo medio del 30% circa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Che raggiungere lo zero infortuni sia un’utopia, questo è qualcosa su cui convenire facilmente. Ciò malgrado, dalle organizzazioni sindacali alle istituzioni europee, continua ad essere invocata da più parti una correzione di rotta a favore: dell’aumento del personale addetto ai controlli; della formazione continua per lavoratori e imprese sui temi della sicurezza; dell’introduzione della patente a punti per le imprese, come anche dell’esclusione dai finanziamenti pubblici delle aziende che non rispettano le norme di sicurezza.

Tutte le misure individuate come funzionali ad un netto innalzamento degli standard qualitativi del lavoro, pubblico e privato, viaggiano su due binari precisi: prevenzione e istruzione.

Ambiti su cui Rosato concentra una parte consistente delle sue risorse economiche e umane, al fine di garantire ai suoi operatori la piena acquisizione e il progressivo potenziamento delle abilità necessarie per svolgere responsabilmente – vale a dire con coscienza e in sicurezza – le proprie mansioni: dagli impianti di betonaggio al parco automezzi di proprietà dell’azienda, dalle vie della fornitura di calcestruzzo fino ai cantieri.

DAL MANUALE DELLE BETONIERE

Per un lavoratore che operi nella filiera del calcestruzzo e del cemento le difficoltà sono molteplici, diversificate in base alla natura e al contesto del servizio prestato, a partire sin dal controllo delle giacenze delle materie prime, funzionale all’avvio della produzione.

Se in questa fase il principale rischio è di caduta dall’alto dell’operatore, nel trasporto dei materiali di costruzione potrebbero verificarsi gravi incidenti a danno anche di terzi: l’investimento di pedoni, lo schiacciamento per ribaltamento dei mezzi, il sollevamento di polveri prodotto dalle vetture in transito.

Nell’ottica di individuare una linea generale di buona condotta, quali sono gli interventi e i comportamenti da attuare al fine di minimizzare il livello di pericolosità delle mansioni da svolgere?

Riguardo al controllo della giacenza, è necessario:

  • implementare una completa automazione delle attività di monitoraggio;
  • mettere a disposizione dei lavoratori strutture (ad es. scale) conformi alla normativa vigente;
  • verificare periodicamente l’efficienza dei mezzi;
  • fornire gli opportuni dispositivi di protezione individuale: elmetto di protezione, gilet ad alta visibilità, calzature antinfortunistica.

Ora, vediamo i punti fondamentali del decalogo del trasportatore virtuoso:

  • predisporre un efficace piano di circolazione dei veicoli e dei pedoni all’interno della centrale di betonaggio;
  • sfruttare la segnaletica orizzontale e verticale prevista dal piano;
  • bagnare frequentemente il piazzale per evitare la dispersione di polveri;
  • anche in questo caso, fornire gli opportuni dispositivi di protezione individuale: calzature antinfortunistica, gilet ad alta visibilità, otoprotettori.

La salvaguardia degli operatori, in ogni segmento della nostra filiera, è un fondamento di primaria importanza nella governance di Rosato Calcestruzzi: non un vantaggio garantito o un traguardo correlato, bensì la premessa necessaria per generare buona crescita, della persona e della qualità del servizio.

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