Contro l’immaginario collettivo che associa altri materiali a soluzioni costruttive più naturali, il calcestruzzo dimostra incredibili vantaggi sul piano della sostenibilità, tanto da rappresentare una concreta soluzione per il mondo futuro.
Basti pensare che è l’unico materiale reperibile localmente con un enorme risparmio in termini di CO2 sul trasporto.


Ci sono numerosi punti su cui potremmo soffermarci per avvalere la tesi che dimostra la sostenibilità del calcestruzzo, ma ne approfondiremo solo alcuni tra i più rilevanti.

1. “La durabilità di un materiale rappresenta la capacità di preservare nel tempo le prestazioni iniziali, in relazione all’ambiente in cui si trova.”
Questo concetto è alla base dell’edilizia detta sostenibile.

Strutture in calcestruzzo hanno una vita utile estesa e requisiti di manutenzione molto ridotti rispetto all’acciaio e al legno, con conseguente riduzione dell’impatto ambientale in termini di emissioni di CO2, consumo di materie prime e di energia, nonché emissioni di rumore e micropolveri.

2. Il calcestruzzo garantisce elevate prestazioni alle alte temperature, il che lo rende un materiale in grado di preservare l’integrità parziale delle strutture, cosa che non solo riduce il rischio di collasso ma garantisce il recupero più rapido, riducendo anche la necessità di demolizione e ricostruzione, abbassando così il costo economico e ambientale.

3. La combinazione del calcestruzzo con il grafene consente di modificare il comportamento isolante, permettendo il passaggio della corrente elettrica senza comprometterne le caratteristiche di resistenza e fluidità.
Dunque, la massa termica del calcestruzzo diventa serbatoio termico riducendo la domanda di energia nelle ore di punta e i consumi.

4. Considerato negli ultimi anni la vera “rivoluzione green”, il calcestruzzo è sicuramente la scelta più sostenibile per quanto riguarda le pavimentazioni stradali.
I vantaggi dell’utilizzo di un calcestruzzo drenante sono innumerevoli dalla restituzione dell’acqua piovana filtrata al sottosuolo, all’approvvigionamento di acqua per gli alberi urbani, all’abbassamento delle temperature su piste ciclabili, parcheggi, percorsi pedonali. Inoltre il calcestruzzo drenante resta l’unica soluzione all’allagamento e all’effetto acquaplaning in caso precipitazioni copiose.

5. Man mano che la sostenibilità diventa sempre più importante, gli aspetti di versatilità del calcestruzzo consentono di ottimizzare il materiale usato, ridurre impatto di CO2 e ridurre il consumo di acqua. La versatilità nelle tecniche di messa in opera offre a progettisti e appaltatori l’opportunità di ottimizzare l’uso di casseforme, nonché di espandere le applicazioni per le quali è possibile considerare il calcestruzzo.

Per concludere, è noto che il cemento contenuto nel calcestruzzo assorba CO2.

Da qualche tempo si sta approfondendo e quantificando l’ammontare di CO2 assorbita dal calcestruzzo durante il suo ciclo di vita, in un processo noto come ricarbonatazione o semplicemente, carbon uptake. La carbonatazione è un processo naturale che si verifica quando il calcestruzzo reagisce con la CO2 nell’aria. La quantità effettiva di assorbimento di carbonio dipenderà da una serie di fattori, tra cui la classe di resistenza, le condizioni di esposizione, lo spessore dell’elemento in calcestruzzo. Una porzione significativa di assorbimento di carbonio nel calcestruzzo si verificherà in caso di strutture demolite (aumento della superfice utile) e in caso di esposizione all’aria delle macerie.

Il calcestruzzo resta ad oggi il materiale maggiormente impiegato al mondo nel settore delle costruzioni.

È quindi priorità di tutto il settore sostenere e accelerare ogni processo innovativo che migliori l’impatto ambientale.

Sostenibilità e innovazione saranno quindi gli unici parametri di cui tener conto per trasformare il calcestruzzo nel materiale del futuro.

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