Il progetto delle miscele in calcestruzzo è il calcolo necessario per l’individuazione della composizione di un prefissato composito, eseguito in base alle prestazioni richieste dal progettista, nonché delle caratteristiche delle materie prime da utilizzare (cemento, inerti, additivi, aggiunte, ecc.).

Secondo la normativa vigente, il progettista delle strutture in calcestruzzo è tenuto a descrivere le sue qualità indicando la classe di resistenza, la classe di esposizione, la classe di consistenza e la dimensione nominale massima dell’aggregato.

REGOLE PER CREARE LE MISCELE IN CALCESTRUZZO

Nell’eseguire una miscela in calcestruzzo, si devono tenere in considerazione alcune regole di base:

  • la lavorabilità (la classe di consistenza) cresce all’aumentare del quantitativo di acqua utilizzata per l’impasto e dipende anche dalle caratteristiche degli inerti utilizzati (diametro massimo previsto e superficie dell’inerte: liscia o scabra) oltre che dalla presenza di eventuali additivi specifici;
  • la resistenza meccanica (classe di resistenza) è funzione del rapporto acqua/cemento e della quantità di cemento da utilizzare (se misurata a 28 giorni dipende anche dal tipo e dalla classe del legante);
  • il grado di durabilità (classe di esposizione) cresce in maniera inversamente proporzionale con il rapporto a/c.

Pertanto il parametro principale del progetto di miscela è il rapporto a/c che deve essere idoneo a garantire le prestazioni richieste al calcestruzzo.

Questo significa che per aumentare la lavorabilità, senza incrementare la quantità di acqua e mantenendo così costante il valore a/c, si rende necessario l’utilizzo di additivi, per non compromettere il grado di durabilità e la resistenza meccanica del materiale.

GLI ADDITIVI NELLE MISCELE IN CALCESTRUZZO

L’utilizzo di particolari prodotti è importante per facilitare il lavoro in cantiere e allo stesso tempo avere un calcestruzzo di qualità. In commercio esistono diversi tipi di additivi per migliorare le caratteristiche del calcestruzzo, ad esempio, il contenuto d’aria, la fluidità, il ritiro, i tempi di presa e la finitura superficiale. Gli additivi non sempre sono necessari come non sempre è opportuno il loro utilizzo. Spesso, però, favoriscono il raggiungimento di particolari prestazioni richieste in fase progettuale.

Gli additivi vanno scelti in funzione di diversi aspetti, quali la compatibilità con il cemento utilizzato, il tipo di inerti utilizzati e la relativa curva granulometrica. Altri aspetti molto importanti sono anche il clima, la temperatura di getto e l’umidità ambientale. Pertanto è bene che a monte vi sia un test effettuato in laboratorio sulla compatibilità tra additivo e cemento utilizzato, al fine di garantire una corretta modalità di utilizzo dell’additivo nell’impasto e del relativo tempo di miscelamento affinché l’additivo svolga efficacemente il suo lavoro.

Le principali tipologie di additivi più frequentemente utilizzati sono:

  • superfluidificanti;
  • acceleranti;
  • ritardanti;
  • antiritiro;
  • aeranti;

MISCELE IN CALCESTRUZZO OFFERTE DA ROSATO CALCESTRUZZI

Rosato Calcestruzzi offre diverse tipologie di miscele in calcestruzzo, ovvero:

  • calcestruzzo scc – autocompattante;
  • calcestruzzo a resistenza caratteristica;
  • calcestruzzo per pavimentazioni fibro-rinforzato antiritiro;
  • calcestruzzo anti-dilavamento per getti subacquei;
  • calcestruzzo alleggerito termoisolante;
  • calcestruzzo drenante.

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